Laureatasi in lettere classiche presso l’Università degli Studi di Bologna, con tesi di laurea in Storia della lingua italiana sul dialetto napoletano, dal titolo “Salvatore di Giacomo tra dialetto e lingua”, è stata docente di ruolo dal 1985 presso l’ITAS “Selmi” di Modena, scuola di massima sperimentazione, prima all’ indirizzo biologico, poi a quello linguistico.
Dal 1999 ad oggi si è dedicata al sindacato, prima nella federazione della scuola (Snals-Confsal), poi nella Confsal, ricoprendo cariche a livello regionale (segretario regionale Confsal Emilia Romagna), nazionale (Segreteria Generale e Consiglio Generale Confsal). Ricevuta delega sulle Pari Opportunità, dal 2011 è Consigliera Nazionale del Comitato di Parità e pari Opportunità del Ministero del lavoro.
Nel 2011 ha fondato la federazione Fesica-Confsal, settore ceramico, di cui è segretario nazionale, nel cui ruolo ha firmato ben 2 CCNL del settore con Confindustria Ceramica (l’ultimo con validità 2016-2019 del 16 novembre 2016).
Dal 2004, venuta in contatto con Haral Ege, il sociologo tedesco portatore in Italia del fenomeno del mobbing, fonda il “Centro Antimobbing Rodolfo Degoli”, divenuta poi una associazione per la promozione sociale (APS), che in 13 anni ha aiutato centinaia di lavoratrici e lavoratori provati dal disagio lavorativo e dallo stress lavoro-correlato.
Letizia Giello ha sempre dedicato la sua attività sindacale principalmente ai bisogni delle lavoratrici donne, con particolare attenzione alle lavoratrici madri e al loro bisogno di conciliare i tempi della vita e i tempi del lavoro, considerando la donna portatrice di un prezioso valore aggiunto – dati “i numerosi fronti aperti” a cui ella si dedica nella giornata (figli, famigliari ammalati..) – nello svolgimento delle proprie mansioni sul posto di lavoro. Serve – a suo dire- una grande alleanza fra le donne perché esse possano conseguire risultati duraturi nelle pari opportunità e nel campo della parità retributiva a pari mansioni con il lavoratore uomo.